IL BASSISTA (LA FONDAZIONE DIMENTICATA)

IL BASSISTA (LA FONDAZIONE DIMENTICATA)

  • Con il Batterista: Il Legame Telepatico. La relazione più solida e istintiva di tutta la band. Il Bassista e il Batterista non suonano insieme, respirano insieme. Formano un'unica entità ritmica, il "groove". Il Bassista sente il batterista a livello viscerale, anticipando i suoi fill e rinforzando i suoi accenti. Senza di lui, il Batterista è solo rumore. Senza il Batterista, il Bassista è solo una nota prolungata. Comunicano con sguardi, cenni della testa e un senso di tempo condiviso che esclude tutti gli altri. È un matrimonio di convenienza diventato un legame indissolubile.

  • Con il Chitarrista: L'Ombra e la Luce. Il Bassista è ciò che permette al Chitarrista di splendere. Raddoppia i suoi riff, dandogli spessore e potenza, e tiene il centro mentre il Chitarrista vola negli assoli. Un buon Bassista fa sembrare un chitarrista mediocre un dio. Un bassista scarso lo fa affondare. Il Chitarrista tende a darlo per scontato, ma quando quel sostegno viene a mancare, si sente nudo e insicuro. Il loro rapporto è fatto di pochi cenni d'intesa, ma di un supporto costante e incondizionato da parte del Bassista.

  • Con il Pianista: L'Alleanza Strategica. Sono i custodi dell'armonia. Mentre il Pianista dipinge il quadro armonico con pennellate larghe, il Bassista ne delinea i contorni con precisione chirurgica. Decidono insieme le fondamenta di ogni brano, scambiandosi sguardi d'intesa quando gli altri propongono idee folli. Sono gli adulti nella stanza, uniti dal compito ingrato di tenere insieme la band con pragmatismo e competenza. Si rispettano profondamente.

  • Con il Cantante: Invisibilità Forzata. Il Cantante spesso non sente letteralmente il Bassista, o lo confonde con il rumore di fondo. Le sue richieste ("Più basso!" o "Meno basso!") sono spesso arbitrarie. Il Bassista, dal canto suo, sa che la voce è importante, ma risente del fatto che la sua fondazione venga ignorata. Supporta il Cantante con linee semplici e pulite, ma sogna di poter un giorno suonare un assolo che costringa tutti ad ascoltarlo.

  • Con il Violinista: Due Mondi Distanti. Il Violinista opera nelle alte frequenze della melodia, il Bassista nelle basse frequenze del ritmo. Si incrociano raramente. Il Violinista considera il Bassista un semplice "supporto ritmico" di serie B. Il Bassista considera il Violinista un'estetista inutile. Si ignorano reciprocamente, occupando strati sonori completamente separati.

  • Con il Vocalista: Rispetto Professionale. Apprezzano il ruolo di supporto reciproco. Il Bassista fornisce un tappeto armonico pulito su cui il Vocalista può tessere le sue melodie. Il Vocalista, in cambio, abbellisce e rende memorabili le parti del basso con i suoi controcanti. Non sono amici, ma colleghi che sanno di aver bisogno l'uno dell'altro per suonare bene.

  • Con il Cantore dell'Antimusica: Fastidio Filosofico. Il Bassista non odia il Cantore come gli altri. Trova la sua arte... irritante. Annullare il suono è un'azione così inutile. Il suo compito è costruire, sostenere, tenere insieme. Il Cantore distrugge. Lo evita non per paura, ma per una questione di principio. È uno spreco di energie. Tuttavia, è incuriosito dalla sfida tecnica: come si annulla una frequenza così bassa e pervasiva? È l'unico il cui suono potrebbe, forse, resistere più a lungo.